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VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI: O.D.G. DELL’ASSEMBLEA UNITARIA DEL 24 MARZO

Ordine del giorno approvato nell’assemblea sindacale indetta dalle Organizzazioni Sindacali regionali rappresentative dell’Area V della dirigenza scolastica  FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA e SNALS CONFSAL.

L’Assemblea regionale dei dirigenti scolastici tenutasi a Roma il 24 marzo 2017 da FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA e SNALS CONFSAL per  discutere delle problematiche connesse alla valutazione dei dirigenti scolastici, conferma il giudizio negativo sulla procedura espresso dal  comunicato unitario delle segreterie regionali FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA e SNALS CONFSAL e segnala il perdurare delle criticità relative alle modalità di svolgimento delle iniziative di formazione in atto nel Lazio.

Queste iniziative si stanno rivelando dispersive; scarsamente utilizzabili per lo sviluppo professionale dei dirigenti scolastici, per la mancanza di un progetto credibile e adeguato a supportare il loro lavoro; in certi casi, invasive dell’autonomia professionale dei dirigenti; non coerenti con il quadro normativo e contrattuale vigente, a causa di orientamenti e punti di vista opinabili espressi dai componenti dei nuclei e dai coordinatori dei gruppi.

L’Assemblea regionale dei dirigenti scolastici del Lazio ribadisce il  diritto  di ciascun dirigente ad avere una valutazione adeguata alla sua professionalità e alla complessità e specificità del suo lavoro, effettuata da nuclei di valutazione composti da veri esperti, selezionati con una procedura pubblica e  trasparente di cui si rendano noti  a priori i criteri; una valutazione orientata allo sviluppo professionale, che non sia basata su una procedura classificatoria e premiale, sull’esame di documenti che non parlano della complessità del lavoro del dirigente, senza nessun confronto diretto tra valutato e valutatore, senza nessuna  prospettiva di miglioramento professionale.

L’Assemblea regionale dei dirigenti scolastici del Lazio chiede pertanto  alla Ministra Fedeli di sospendere la valutazione in atto e aprire una fase di riflessione e ripensamento su una procedura che mortifica la professionalità dei dirigenti scolastici e  incide pesantemente sulla loro sfera reputazionale oltre che sulla loro già inadeguata retribuzione.

Roma, 24 marzo 2017

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